I Grimaldi di Monaco

Origini di Monaco: il porto di Ercole

La zona di Monaco fu urbanizzata dai Fenici che le diedero il nome di Monoike e successivamente popolato dai Liguri. Il territorio viene citato già dai tempi di Ecateo di Mileto, cinque secoli a.C., quando i greci massalioti occuparono tutta la costa. Il suo nome deriva dalla Liguria, ma è associato dai Greci e dai Romani al culto di Ercole. Cesare infatti passò attraverso il cosiddetto all'epoca Portus Herculis Monœci sulla strada per la Grecia. Il porto di Ercole divenne, alla fine del XII secolo, la fine occidentale della Repubblica di Genova la quale, per mantenere il suo confine, fece costruire nel 1215 sulla rocca che domina il riparo naturale del porto di Monaco, una fortezza, oggi diventata il Palazzo dei Principi.

Santa Devota

La Santa protettrice di Monaco, nacque in Corsica e fu uccisa dai romani a seguito di una persecuzione cristiana. Il corpo venne trafugato per darle sepoltura in Africa, ma durante una tempesta, una colomba uscita dal corpo della Santa, condusse l'imbarcazione verso il porto di Ercole. Lì venne sepolta e successivamente celebrata con una cappella a lei dedicata.

Le origini dei Grimaldi

La nobile famiglia Grimaldi, originaria della Francia, si trasferì a Genova nel 1070 con Inigo Grimaldo. Nel capoIuogo diversi casati si riunirono sotto il nome di Grimaldi e divennero una delle famiglie più potenti di Genova, poi a capo della fazione politica dei Guelfi, che sosteneva gli interessi del Papa e si opponeva ai Ghibellini, che invece appoggiavano il Sacro romano impero germanico. Ma alla fine del XIII secolo, subirono una sconfitta e, cacciati da Genova, tentarono di conquistare territori meno ostili dando origine di fatto ai vari rami della famiglia.
Furono questi gli anni di Lanfranco, uomo politico genovese, dei figli Ranieri(I), rinomato uomo d’arme ed ammiraglio e Bartolomeo dal quale originò il ramo calabrese, ma soprattutto di Francesco detto “Malizia”.
Fu proprio quest’ultimo che con un astuto piano (che gli valse il soprannome), travestendosi da frate francescano in cerca di asilo con altri compagni, tra cui il cugino Ranieri(I), riuscì ad impossessarsi della fortezza genovese per la prima volta nel 1297.

Lo stemma di casa Grimaldi di Monaco infatti, per celebrare l'impresa di Francesco Grimaldi, riporta due frati francescani armati di spada.

Il titolo di Principe e l’indipendenza

Nel 1400 iniziò un processo di riconoscimento esterno e, essendo il territorio piccolo ma ambito, una continua ricerca di alleanze e di protezione. Prima fu la volta del Duca di Savoia e del Re di Francia, poi nel XVI secolo fu la Spagna di Carlo V a riconoscere la sovranità del Signore di Monaco e a suggellare il protettorato. Come ricompensa per la fedeltà alla Spagna, i Grimaldi ottennero il titolo di marchesi sulla città di Campagna, conti su Canosa (di Puglia), signori su Terlizzi, Monteverde, Ripacandida e il castello di Garagnone, tutti in amministrazione feudale e posti in varie province del vicereame di Napoli.

Onorato II si proclamò primo principe sovrano di Monaco nel 1612. Questo fatto segnò, politicamente, il passaggio sotto l’egida della Francia (1641), alla quale la casata si legò in modo duraturo. Tramite questo legame i Grimaldi si videro riconoscere, da parte della corona francese, importanti feudi nell’entroterra.

Dopo la Rivoluzione francese, il Principato viene riannesso alla Francia, ma dopo la restaurazione, i Grimaldi recuperano i loro titoli e i loro territori sotto la protezione del Re di Sardegna. Sarà l’imperatore Napoleone III che, dopo l’acquisizione francese della contea di Nizza, concederà l’indipendenza al Principato dando inizio ad un'era molto florida che porterà il Principato ai fasti che oggi conosciamo.

Il Palazzo dei Principi rappresentato in un'opera del 1732. Fu Onorato II, primo Principe di Monaco, cresciuto tra gli sfarzi e l’eleganza della corte di Milano, a trasformare l’antica fortezza monegasca in un palazzo all’italiana che fosse all’altezza del suo rango.
© Riproduz. G. Moufflet - Archivio del Palazzo dei Principi di Monaco

I Feudi e le discendenze

La gens dei Grimaldi, nel corso dei secoli, si ramificò in varie zone di Italia ed ebbe delle discendenze anche in altre zone d’Europa. Vi sono stati rami di Sicilia con titolo di principi di Xirumi da cui il ramo cadetto modicano dei Baroni di Calamenzana, di Spagna, di Bologna, di Carignano e di Genova. Vi furono inoltre il ramo di Londra, detto dei Marchesi Grimaldi di Belforte, quelli del Lazio e della Corsica, che compaiono nel XIII secolo nell’Ifriqiya, quello di Boglio, che nel XVI secolo annoverò un governatore di Nizza ed i cui membri vissero per secoli come feudatari di Casa Savoia, ed altri minori come quelli del ramo Messimeri Grimaldi in Campania a Torre Annunziata, Cava e Nocera. E ancora Roccapiemonte, Reggio Calabria e Napoli, Gioia, Terranova, Policoro, Monte Sant’Angelo, Scigliano, Catanzaro… Oggi questi territori rafforzano il loro legame tra loro con il percorso dell'Associazione Siti Storici Grimaldi.

SAS Principe Alberto II di Monaco

In carica dal 2005. A lui si deve l’idea di rafforzare, attraverso l'Associazione Siti Storici Grimaldi di Monaco, di cui è presidente onorario, il legame continuo con gli ex feudi della famiglia Grimaldi.