Il territorio comunale di Compiano si estende per circa 37 km² all’interno della Val di Taro. Di forma allungata, si incunea fra i comuni di Bedonia, con il quale confine ad ovest e di Borgo Val di Taro, con il quale confina ad est, a sud confina il comune di Albareto e, per un breve tratto, con quello di Tornolo, mentre a nord, nord est il territorio è delimitato da comune di Bardi.[5][6]
Essendo un comune di montagna, il territorio è soggetto ad escursioni altrimetriche notevoli passando dai 442 m s.l.m. del fondovalle ai 1480 m s.l.m. raggiunti nella parte settentrionale del comune, in prossimità dello spartiacque fra la val Ceno e la Val Taro.[7]
Il capoluogo, posto a 519 m s.l.m. sorge su di un dosso in prossimità del fiume Taro che attraversa per un breve tratto la parte meridionale del comune
L’area dell’abitato venne fortemente influenzata dalla presenza dei monaci dell’abbazia di Bobbio e del vicino monastero di San Paolo di Mezzano che realizzarono vari insediamenti fra i quali quelli di Compiano e Isola[10]. Nella prima metà del IX secolo il re d’Italia e futuro imperatore del Sacro Romano Impero Lotario I confermò ai monaci di Bobbio i diritti sul territorio e della corte di Calice (Bedonia), in cui erano inseriti la corte di Tornolo e Compiano.
Attorno al Mille fu terra dei Malaspina sino al XII secolo quando cedettero il possesso di Compiano al comune di Piacenza che lo rese feudo dei Landi.[11]
Posto in posizione strategica a ridosso dei territori della repubblica di Genova fu considerato baluardo a difesa dell’accesso all’alta valle del fiume Taro, per tale motivo fu spesso al centro di dispute territoriali sino a che nel XV secolo fu conquistato da Filippo Maria Visconti che a sua volta lo donò a Niccolò Piccinino.[11]
A metà del XVI secolo Compiano entrò a far parte dei territori controllati dagli spagnoli venendo elevato al rango di contea da Carlo V che in seguito lo restituì ai Landi.
Passato nel 1626 ai Doria divenne possesso dei Farnese all’interno del ducato di Parma e Piacenza perdendo progressivamente di importanza.[11]
Durante la seconda guerra mondiale, nell’estate del 1944 la zona fu teatro dell’operazione Wallenstein, una serie di rastrellamenti di partigiani effettuati da forze nazi–fasciste
Il Castello Ubicato su di uno sperone roccioso che domina la Val di Taro, la prima menzione del maniero è del 1141 quando il castello era proprietà dei Malaspina, nei secoli passò di mano più volte: prima fu dei Landi, poi di Filippo Maria Visconti, per tornare nuovamente ai Landi. Divenuto possesso diretto dei Farnese fu trasformato in carcere nel XIX secolo e, successivamente, divenne proprietà del comune di Compiano.
Il castello si presenta a di quadrilatero irregolare fortificato con tre torri angolari e servito da un accesso tramite ponte in muratura protetto da un rivellino. I saloni interni si snodano intorno al cortile centrale e sono riccamente decorati.
( da Wikipedia)
Il legame con i Grimaldi di Monaco
In maniera indissolubile con la dinastia parmense: Maria Landi, sorella del principe Federico, fu madre di Onorato II, primo principe di Monaco. Alla morte della donna e dopo l’assassinio del padre Ettore Grimaldi, Onorato fu aiutato dallo zio Federico, che lo crebbe dandogli la migliore formazione per un nobile di quell’epoca, e svolgendo un ruolo politico di notevole importanza per quello che poi sarebbe diventato il primo Principe di Monaco.
Al Castello Compiano il Principe Alberto ha inaugurato la restaurata piazza Marchesa Gambarotta: al taglio del nastro accanto la Sindaca Sabina Delnevo e numerose autorità. Anche in questa occasione, il borgo in festa, targa in ricordo della visita e all’interno del castello il regalo di un libro sulla Zecca Landi.
L’alleanza tra i Landi e i Grimaldi iniziò nel 1595, quando Maria Landi, sorella di Federico II, sposò Ercole Grimaldi di Monaco. Una volta trasferitasi a Monaco, Maria fece affrescare le ultime camere degli appartamenti principeschi con gli stemmi ed i possedimenti dei Landi e dei Grimaldi, sancendone un sodalizio che durò per decenni. Alla morte della sorella, Federico assunse la reggenza e diventò tutore dei nipoti. La cura del nipote Onorato Grimaldi fu determinante, in quanto, a partire dal 1616, fu proprio lo stesso nipote a governare il principato monegasco.
Visite di SAS Il Principe Alberto II
Il Principe Alberto di Monaco in visita a Compiano
Bardi e Compiano in provincia di Parma (Italia) in festa, hanno accolto con gioia e partecipazione, Sua Altezza Serenissima Alberto II di Monaco, martedì 15 maggio 2018. Un appuntamento organizzato per celebrare le radici del principato di Monaco, della famiglia e del titolo nobiliare. Di seguito le immagini della giornata storica per la Val Ceno, con la visita nell’antico borgo di Bardi (Parma – Italia) e nel “castello”, un tempo appartenuto ai Principi Landi, di Sua Altezza Serenissima Alberto II di Monaco.
Ricordiamo che il legame tra i Landi e i Grimaldi nasce nel 1595 quando Maria Landi (sorella di Federico II), appartenente alla famiglia bardigiana, sposa Ercole Grimaldi di Monaco (il loro secondogenito, Onorato II, fu il primo principe di Monaco).
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