Visite di SAS Il Principe Alberto II

Visita di S.A.S. Principe Alberto al Castello di Garagnone

Visita ufficiale al Castello del Garagnone del Principe Alberto di Monaco, in Puglia per ammirare i siti storici che un tempo furono feudo dei Grimaldi. L’illustre cerimonia si è aperta con l’inaugurazione di una targa da parte del Principe, alla presenza del presidente del Parco, Francesco Tarantini, dell’assessora regionale all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, di Lorenzo Marchio, vice presidente della provincia Bat e dei tredici sindaci dei comuni del Parco. Sulla targa è narrato il legame storico della Rocca con i Grimaldi di Monaco e raffigurato un suo antico dipinto olio su tela, collezione del Palazzo di Monaco.

La visita del Principe ha celebrato l’antico legame tra i Grimaldi e la Rocca invisibile, loro feudo dal 1532 al 1641 concessogli dall’Imperatore Carlo V per la fedeltà agli Asburgo. Il Garagnone vanta origine antichissime di cui si hanno tracce a partire dalla metà del XII secolo come proprietà del Conte di Andria Ruggero. È l’unico castello su sperone di roccia presente in Puglia, edificato in età normanna e ricostruito a scopo difensivo, intorno al 1200, su volontà di Federico II di Svevia. Nel periodo federiciano il maniero fu registrato con il termine domus che ne indicava la funzione di controllo di assi strategici come la via Appia, ma anche di gestione di un territorio – la Terra di Bari – tra i più fertili per la produzione di cereali e la vocazione pastorale.

La relazione più attendibile sulla storia del Garagnone è datata 1695 e custodita nell’Archivio di Stato di Napoli. Lo descrive come un piccolo edificio con un ingresso coperto a lamia, due ambienti adibiti a stalle e un locale per la paglia al piano superiore, mentre nel cortile vi erano una cappella e due magazzini, su cui altri ambienti erano utilizzati come centimolo e forno.

Oggi il Garagnone è al centro di una piena valorizzazione del patrimonio storico e architettonico del Parco. È il luogo che apre lo spot 2022 di Pugliapromozione girato dal maestro Rubini, raccontando il paesaggio rurale e i suoi elementi più tipici come la pietra affiorante e greggi di pecore al pascolo. Per una migliore fruibilità del maniero e con l’obiettivo di valorizzarlo al meglio, di recente l’area di sosta è stata oggetto di lavori di ripristino, con il rifacimento dei muretti a secco, la pulizia del sito, la risistemazione delle panche e l’apposizione di cartelli e portabici.